Rettoria Santa Maria di Talsano



statua di Sant'Antonio da Padova

Nel 2006 è arrivata in questa chiesa la statua di Sant'Antonio da Padova. Singolare è il percorso che ha portato questa statua nella rettoria Santa Maria di Talsano.
Tutto ha inizio durante la prima guerra mondiale, quando il sig. Rolla, allora giovane soldato, compra a Padova questa statua alta all'incirca un metro. Nonostante le difficoltà incontrate per portarla sempre con sè, il sig. Rolla arriva a Taranto, vi si stabilisce, conosce quella che poi sarà la sua futura moglie e tiene con sè questa statua. Questa immagine di Sant'Antonio rimane nella casa della fam. Rolla per decenni finché nel 2006, alla morte della sig.ra Rolla (il marito è venuto a mancare alcuni anni prima) per la stessa volontà di quest'ultima, la statua viene donata a Mons. Marilli, che decide di lasciare questa donazione nella chiesa "Santa Maria di Talsano".
L'aspetto più sorprendente di questa storia è che la fam. Rolla si è ritrovata ad abitare per molti anni a pochi passi da quella che ora è la parrocchia "Sant'Antonio" di Taranto. Ci è stato raccontato che per anni molti vicini e parrocchiani si sono ritrovati a casa della fam. Rolla per pregare davanti a questa statua.

S. ANTONIO DA PADOVA (Lisbona 1195 - Padova 1231). Fernando de Bulloès y Taveira era un frate francescano nato a Lisbona in Portogallo. Divenuto sacerdote fra i canonici regolari di sant'Agostino, rimase affascinato dall'ideale francescano, per aver visto i corpi dei cinque primi martiri francescani del Marocco.
Entrò nel convento di sant'Antonio di Coimbra dove ricevette il nome di Antonio. Aspirando al martirio, volle andare missionario tra gli islamiti del Nord-Africa; ma una malattia lo fece ritornare. La nave, costretta dalla burrasca, dovette approdare in Sicilia. Antonio si mise a percorrere l'Italia, predicando.
Nel 1221 partecipò al Capitolo generale alla Porziuncola, e qui incontrò Francesco d'Assisi, che lo inviò all'eremo di Montepaolo, presso Forlì, dove iniziò la sua attività di predicatore. Predicò, con frutto di conversioni, contro gli eretici in Italia e in Francia, rivolgendosi al popolo. La quaresima del 1231 segna il vertice della sua predicazione, in cui predominano le istanze sociali.
Stremato di forze, morì a 36 anni nel giugno seguente, all'Arcella (Padova). Fu tra i primi ad aver insegnato teologia tra i francescani. Nei suoi scritti e nelle prediche è tale la profusione di testi biblici, che Pio XII, nel 1946, lo onorò del titolo di «Dottore evangelico». Il culto in suo onore è tra i più popolari della storia, e prese l'avvio dalla canonizzazione, avvenuta l'anno dopo la sua morte.
La solennità di Sant'Antonio di Padova ricorre ogni anno il 13 giugno.

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